Un passo falso dal quale imparare, una sconfitta per migliorare in corsa e mentalità. Il tabù San Siro resiste, ancora, importante è non far drammi, ripartire già alla prossima, quando all’Olimpico arriverà il Cesena. Lo sa Pioli, lo sa il gruppo. L’occasione è ghiotta, vincere per ritrovare morale, dare un segnale all’ambiente
e non perdere contatto con chi ha già cominciato a dettare il ritmo. L’obiettivo è l’Europa, quella meno nobile. La Champions sembra affar d’altri, almeno per adesso. Mai dire mai. Però. La Lazio ha entusiasmo e un gruppo unito, cementato dal lavoro di Pioli e del suo staff. La sosta è servita per riflettere sugli errori commessi e per mettere benzina nelle gambe. L’Europa non aspetta, per ritrovarla serve cominciare a correre. Meta alla portata, a detta di molti addetti ai lavori, obiettivo da Lazio anche secondo Pierluigi Casiraghi che, in esclusiva ai nostri microfoni, analizza: “Durante il mercato è stato fatto un lavoro mirato. Ci vuole un po’ di tempo adesso, perché sono stati inseriti tanti giocatori. Contro il Milan si è visto quello che è oggi la Lazio: grande potenziale, perché la partita l’ha fatta lei per larghi tratti, mettendo alle corde i rossoneri, ma ancora poca amalgama. Per inserire i nuovi ci vuole tempo, però sulla carta la Lazio si è rinforzata, è una squadra di qualità“. I punti di forza sono i soliti: “Candreva sta confermando di essere un giocatore importante, uno che potrebbe stare senza problemi anche in un top club europeo. Keita è un ragazzo dalle qualità eccezionali, ora sta a lui confermarsi ed è la cosa più difficile“. Lazio da Europa, Lazio che può ambire ai primi cinque sei posti, Casiraghi non ha dubbi: “Ha giocatori forti, esperti, credo che l’Europa League sia alla portata e anzi sia l’obiettivo minimo”. Parole al miele anche per Pioli. L’allenatore di Parma sta lavorando a una squadra propositiva, che cerchi di dettare il proprio calcio e non si adagi sulle caratteristiche dell’avversario: “Pioli è un ottimo allenatore e una persona equilibrata, elemento da non sottovalutare quando ti relazioni a una piazza particolare come Roma. Parliamo di un tecnico che cerca sempre di dare la sua impronta alla squadra, un lavoratore, ovunque è andato ha sempre fatto bene, giocando un buon calcio e credo si possa confermare alla Lazio”. Capitolo giovani: Cataldi in rampa di lancio, giocatore giovane, in grado di dare nuova linfa al centrocampo biancoceleste. Passo, tiro e visione di gioco. Casiraghi, ex tecnico dell’Under 21, lo promuove: “E’ un ragazzo di qualità, un giocatore con doti importanti, ha tutto per affermarsi e diventare un giocatore importante. Spero possa trovare spazio, perché se andiamo ad analizzare le grandi squadre, ci sono pochissimi ragazzi italiani che giocano con continuità. Mi vengono in mente El Sharaawy e De Sciglio e poi ci fermiamo. Spero cambi il vento, anche se -nonostante i proclami elettorali di questi mesi – credo ci vorrà tempo”. La chiosa è dedicata alla decisione della Curva Nord di tornare allo stadio. Casiraghi plaude la scelta dei tifosi: “Credo sia importante. Per una squadra, avere i tifosi accanto, è fondamentale. Probabilmente, continuerà la contestazione perché non mi sembra che i rapporti siano migliorati, ma i tifosi devono stare allo stadio. I presidenti, i dirigenti, i giocatori vanno e vengono. La squadra e i tifosi sono quelli che restano sempre”.
fonte: lalaziosiamonoi.it