No, perlomeno non subito. Diamo subito la risposta secca, così da evitare qualsiasi tipo di fraintendimento.

Luis Alberto vorrebbe tentare un’esperienza altrove, preferibilmente nella sua mai dimenticata Spagna, ma non è scontento della Lazio e di stare alla Lazio.

La Lazio dal canto suo ha ormai scelto di assecondare la richiesta di Luis, ma senza fare regali a nessuno. Pagare moneta, vedere cammello. Volete il mago? Allora mettere il danaro pls.

La situazione è chiara, non si ha la necessità di trovare necessariamente un colpevole, un capro espiatorio a cui addossare ogni colpa di questo rapporto che, in fin dei conti, ha tutto il diritto di concludersi secondo le volontà delle due parti restando comunque in ottimi rapporti.

Proprio a questo proposito sono state esemplari le parole di Sarri nel pre match e di Immobile nel post match, di seguito riportate.

Sarri

“Leggo di Luis Alberto che vuole andare via perché non va d’accordo con l’allenatore, io sono arrivato a luglio 2021 e lui non venne in ritiro perché voleva la cessione. Ho ereditato la situazione, non l’ho certamente creata. Può essere comprensibile la sua voglia di tornare in Spagna in ogni sessione, poi è sempre rimasto e ci ha dato il suo apporto”

Immobile

Credo che Luis stia bene e sia motivato, così l’ho visto dopo le vacanze. Purtroppo contro l’Almeria ha subito un colpo al collaterale, in campo non ce la faceva. Il mister ha preferito non convocarlo perché non riusciva a calciare di sinistro e negli appoggi era infastidito. Ho parlato con lui: ha detto che fino a quando resterà qua darà il massimo e farà quello che ha sempre fatto. Come ha detto Sarri non vedo problemi tra i due. È un giocatore che sta dentro il gruppo. Se dovesse arrivare un’offerta per lui e a lui dovesse andare bene, come si è sempre detto, allora se ne andrà, se no resterà qua. Una volta chiuso il mercato che non se ne parli più fino a giugno. Tecnicamente nella prima parte di campionato ha fatto il suo, alti e bassi come tutti, però ha fatto grandi partite“.

Che non se ne parli più dunque, o perlomeno si smetta di speculare su rapporti incrinati, litigi o scarsa dedizione, società, allenatore e giocatore si stanno comportando correttamente; è la componente giornalistica che non riesce a fare altrettanto e di questo, ahimè, ci stiamo tristemente abituando.

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